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The Military Law and the Law of War Review
PUBLISHED UNDER THE AUSPICES OF THE INTERNATIONAL SOCIETY FOR MILITARY LAW AND THE LAW OF WAR

 
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Review 2018-2019 - Volume 57



Prefazione

Siamo lieti di presentare il numero 57-1 di “The Military Law and the Law of War Review”. In questo numero, in nostri lettori troveranno contributi che dovrebbero suscitare il loro interesse, esaminando argomenti molto attuali nei diversi campi di applicazione del diritto internazionale che rientrano nell’ambito della nostra pubblicazione.

Il numero apre con le riflessioni di Matteo Tondini sulla legalità dello spionaggio di Stato ai sensi del diritto internazionale alla luce dell’attuale “cambiamento neorealista nelle relazioni internazionali” che aggrava l’esistente competizione tra Stati e, quindi, diventa uno spazio propizio alle attività di spionaggio. L’interazione e la potenziale interferenza di queste attività con gli obblighi legali internazionali degli Stati aprono il dibattito sulla legalità dello spionaggio, il suo campo di applicazione e i suoi limiti.

Passando al campo dei diritti umani e del diritto umanitario, il pezzo successivo di Hanna Bourgeois and Jean-Emmanuel Perrin esamina la questione dell’uso della forza per la realizzazione della missione nel contesto delle operazioni contemporanee. Mappando l’esistente quadro giuridico applicabile all’uso della forza (potenzialmente letale), sia all’interno che fuori dalla conduzione delle ostilità, gli autori sollevano questioni relative alla sua idoneità a disciplinare efficacemente le operazioni militari all’estero.

Gli ultimi anni sono stati particolarmente ricchi di dibattiti giuridici riguardanti la minaccia del terrorismo e i mezzi per lottare contro di esso a livello nazionale e all'estero. Gli sviluppi legislativi e giurisprudenziali hanno attirato l’attenzione dei commentatori in diversi Paesi, incluso il Belgio. L’Articolo 141bis del Codice Penale belga contiene la cosiddetta “eccezione IHL” che esclude l’applicazione delle disposizioni sui reati di terrorismo alle “azioni delle forze armate durante i periodi di conflitto armato, che sono regolate dal diritto internazionale umanitario. Due contributi – rispettivamente di Marine Wéry e Julien Tropini - commentano diversi aspetti relativi all’applicazione e all’interpretazione di questa particolare disposizione da parte dei Tribunali belgi. Mentre Wéry esamina il campo di applicazione giurisprudenziale e l’uso dei concetti di “conflitto armato” e “forze armate”, Tropini analizza la nozione di “foreign terrorist fighters”.

Infine, questo numero contiene il report della Seconda Conferenza Internazionale “Silent leges inter arma?” organizzata dal gruppo belga della International Society for Military Law and Law of War che ha avuto luogo a Bruges (Belgio) a settembre 2018. Come una grande piattaforma che permette di stimolare dibattiti tra professionisti ed accademici, la Conferenza Internazionale ha affrontato diverse questioni interessanti che vanno dalla legge applicabile alle operazioni di pace all’uso di vari tipi di arma in specifici contesti. Sintesi delle presentazioni e discussioni sono inclusi nel report.

Speriamo che questo numero sia di Vostro gradimento!